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RECUPERO DI TORRE TINTORETTO

CONCORSO PER IL RECUPERO DELLA TORRE TINTORETTO

Gruppo di progetto:

1. Paolo Galantini (Team Leader)

2. Marco Biondi

3. Gorayeb Speziali

Luogo: Brescia

La riqualificazione della Torre muove dall’immagine architettonica attuale, l’intento è quello di non modificare la percezione volumetrica di un elemento che rappresenta un segno importante nel paesaggio circostante (esso infatti fa parte di un complesso di torri simili), ma di riqualificarlo sia esternamente che internamente, conservandone il cromatismo, interpretato come legame con il pittore Jacopo Robusti da cui l’edificio trae il nome. In questo spirito le viste prospettiche sono state caratterizzate dall’inserimento di figure tratte dalle opere del Tintoretto.

Il mantenimento del cromatismo e della geometria permette di salvaguardare  l’integrità dei rapporti spaziali e volumetrici con l’ambiente circostante.

La creazione di un vuoto centrale alleggerisce la pesantezza del blocco volumetrico e diventa il luogo rappresentativo dell’edificio, uno spazio catalizzante, caratterizzato da una molteplicità di visuali. Attorno a questo spazio ruota la dimensione collettiva della vita dei residenti nonché, nelle ore diurne, il momento collettivo della vita lavorativa contrapposto al momento individuale del lavoro nella singola unità ufficio.

L’incremento consentito del 20% della S.L.P. in aggiunta a quella sottratta per la realizzazione del vuoto centrale, per la demolizione dell’autorimessa e degli spazi commerciali antistanti la Torre, determina una S.L.P. disponibile per la nuova edificazione, parzialmente utilizzata per la costruzione di 3 edifici costituenti la corte centrale.

Questi nuovi corpi di fabbrica definiscono spazialmente una piazza rettangolare con aree verdi, la cui vocazione pubblica la rende luogo catalizzante della vita dell’intero quartiere.

Le lastre in arenaria grigia della pavimentazione ripropongono le dimensioni delle nuove aperture della torre. Il disegno degli spazi verdi segue l’impianto modulare della facciata e della pavimentazione. Anche le dimensioni delle panchine, ugualmente in arenaria e caratterizzate da una fascia luminosa orizzontale alla base, sono legate al modulo prevalente del progetto della piazza.

La realizzazione della piazza ha comportato la demolizione dell’autorimessa e degli spazi commerciali antistanti la Torre e la progettazione di un nuovo parcheggio interrato, di 198 posti auto di cui 11 per diversamente abili.

Le scelte alla base del concept ambientale vedono l’applicazione di strategie passive ed attive: la riduzione della domanda energetica tramite corretti e semplici criteri di progettazione bioclimatica, quali forme compatte e materiali di involucro ad alte prestazioni; il miglioramento del comportamento della coibentazione sia in fase invernale che estiva, prevedendo per le pareti nord ed est come isolante la lana di roccia, mentre per le pareti sud ed ovest il sughero, per migliorare il comportamento capacitivo grazie alla sua notevole inerzia termica; l’utilizzo di vetri selettivi nelle facciate sud ed ovest e di vetri basso emissivi nella facciate nord ed est; la realizzazione della facciata ventilata; l’inserimento di sistemi impiantistici ad elevata efficienza e basso consumo; l’utilizzo di fonti rinnovabili quali fotovoltaico, solare termico e geotermia che coprono parte della domanda energetica.

La presenza del verde sia nel grande spazio centrale sia nella piazza e nelle coperture dei nuovi edifici favorisce il controllo del microclima esterno e contribuisce al raffrescamento passivo in fase estiva e all’isolamento termico in fase invernale. L’irrigazione delle aree verdi è garantita mediante un sistema di raccolta delle acque piovane.

Per il condizionamento degli ambienti in inverno e in estate è previsto un impianto a pompa di calore a ciclo reversibile abbinato a sonde geotermiche verticali. Si prevede un sistema combinato di pannelli radianti e UTA con recuperatore di calore per garantire il rispetto dei livelli di comfort in ambiente e il corretto numero di ricambi d’aria.

Per quanto riguarda l’oscuramento sono previsti frangisole scorrevoli esterni in acciaio colorato, contenuti all’interno dell’intercapedine d’aria della facciata ventilata.

L’integrazione delle fonti rinnovabili insieme ad una particolare attenzione verso la scelta di tecnologie impiantistiche ad elevata efficienza  consentono, quindi, di ridurre i consumi energetici e quindi i costi legati al condizionamento, illuminazione e funzionamento delle apparecchiature elettriche.

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