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CAMAIORE

REALIZZAZIONE DELLA CASA DI COMUNITÀ DI CAMAIORE (LU)

Progettisti RTP:

1. Arch. Ing. Marco Biondi
2. Ing. Alessandro Virgili
3. Ing. Paolo Galantini
4. Per. Ind. Nicola Vecoli
5. Ing. Marco Vangelisti
6. Geom. Lorenzo Bani
7. Geom. Lara Nieddu

Collaborazioni alla progettazione:

1. Dott.ssa Silvia Ancilotti - Collaborazione architettonica
2. Dott.ssa Erika Ziaco - Collaborazione architettonica
3. Dott.ssa Anna Maria Ochałek - 3D e simulazioni fotorealistiche
4. Alessandra Gorgoroni - Collaborazione architettonica
5. Sara Stillavato - Collaborazione architettonica
6. Alessio Vannozzi - Collaborazione architettonica
7. Alice Zilaghe - Collaborazione architettonica

Le due porzioni di edificio oggetto d’intervento non sono più utilizzate, l’area al piano terra da molti anni ed invece quella al piano terzo dall’inizio della pandemia da Covid-19; mentre gli ambienti al piano terzo sono oggetto di manutenzione periodica, quelli al piano terra sono oramai in stato di abbandono.
Il progetto quindi, oltre agli interventi architettonici, ha previsto il rifacimento degli impianti tecnici tale da rendere le porzioni di edificio funzionanti secondo le normative vigenti.

Nondimeno il progetto ha valutato la soluzione migliore per collegare a livello distributivo tale ampliamento al funzionante distretto socio-sanitario al fine di realizzare un’unica struttura, chiamata Casa della Comunità di Camaiore, regolarizzandone i flussi.

Grazie all’intervento qua descritto la Casa della Comunità di Camaiore avrà una consistenza di circa 1230 mq distribuiti su più livelli, fra loro collegati.

Gli obiettivi che la progettazione ha perseguito sono i seguenti:

- valorizzazione e riqualificazione di spazi, percorsi interni e percorsi verso le altre attività;

- massima attenzione nella scelta dei materiali e degli impianti, adeguati alla destinazione dell’edificio, al rispetto dell’ambiente e dell’efficienza energetica integrandoli ove possibile con le preesistenze;

- razionalità, funzionalità degli ambienti e dei percorsi;

- minima interferenza durante i lavori con le attività svolte all’interno dello stabile.

La progettazione ha mirato a garantire la sicurezza degli utenti e del personale in particolare per i seguenti aspetti:

- gestione antincendio e gestione emergenze;

- sicurezza nella fruizione degli spazi (caratteristiche di attrito delle superfici calpestabili, rispetto caratteristiche vetrature, etc.);

- sicurezza igienico sanitaria (caratteristiche di lavabilità e sanitizzazione superfici, ricambi aria, superfici aero-illuminanti etc.).


 

Caratteristiche architettoniche del progetto

Il progetto architettonico si è articolato in due modalità differenti:

Piano terra

Attualmente in disuso, il piano terra presenta problematiche diffuse di umidità, pertanto si prevede il rifacimento del pavimento, del sottostante massetto porta impianti, e il risanamento delle pareti. Inoltre in alcuni ambienti d’intervento collocati sul lato nord, in cui il rapporto aeroilluminante non era verificato, si è proceduto con l’ampliamento di due finestre, tenendo conto dei possibili allineamenti con le aperture presenti ai piani superiori.

La sostituzione di due finestre sul lato sud è invece dovuta a motivi di efficientamento energetico. Infatti i due serramenti esistenti, costituiti da vetri singoli e telai obsoleti, verranno sostituiti con dei nuovi telai sempre in legno ma a taglio termico e doppio vetro.

È previsto un miglioramento dal punto di vista distributivo: a nord del filtro tra ingresso all’edificio e corridoio è stata progettata un’apertura che consente di accedere ad una nuova sala d’attesa, mentre lungo il corridoio si inseriscono due bagni progettati per persone diversamente abili.

Al fine di garantire la fruibilità dei servizi attualmente presenti nella struttura, per quanto riguarda il rifacimento di pavimenti e rivestimenti si è deciso di non intervenire all’interno dell’ambiente ingresso, attualmente in buono stato ed unico accesso per le persone con disabilità all’RSA che si trova al piano superiore.

Piano terzo

Al terzo piano, poiché gli ambulatori sono rimasti in funzione fino a pochi anni fa e non hanno evidenti criticità a livello strutturale, le opere si sono concentrate principalmente sulle finiture. L’intervento più rilevante riguarda l’ambiente ospitante la Chiesa, che da previsione di progetto verrà dismessa e riconvertita a sala d’attesa o a sala riunioni all’occorrenza.

 

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