UN LOGO PER CASA FELLINI
BANDO DI CONCORSO A PREMIO PER LA CREAZIONE DEL MARCHIO/LOGOTIPO E IMMAGINE COORDINATA DI ‘CASA FELLINI’ E DEL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE AD ESSA LEGATO
Il marchio-logotipo
Lo scopo è stato quello di valorizzare “CASA FELLINI” nella sua interezza, come centro promozionale della cultura e dell’arte, in particolar modo quella circense e cinematografica. Tutta la comunicazione visiva del progetto ha quindi avuto come scopo la valorizzazione e promozione del progetto culturale che si cela dietro il progetto architettonico di “CASA FELLINI”, partendo dall’influenza artistica che il famoso regista ha con questa terra e con il Comune di Gambettola. Così come “CASA FELLINI” dovrà avvicinare le persone ad attività che stimolino la passione per l’arte cinematografica e circense, e forniscano occasione di crescita e di formazione professionale, il logotipo progettato dovrà riflettere a pieno queste caratteristiche. Il logotipo dovrà risultare chiaro e diretto. Dovrà colpire l’attenzione dello spettatore e andare dritto al suo scopo finale. Il logo progettato, destinato al progetto culturale di gestione e valorizzazione dell’immobile comunale “CASA FELLINI” nasce dunque dal voler sottolineare l’influenza dell’ambiente circense nella vita dell’artista, e con lo scopo di evidenziare il forte legame che li collegava. Diversi suoi film, come La strada (1954) e I clows (1970), infatti, si svolgevano proprio all’interno dell’ambiente circense. Sono state pensate due diverse declinazioni. La prima si sviluppa in verticale: in alto troviamo la figura intera del chapiteau, in basso la scritta “CASA FELLINI”. Il chapiteau in qualche modo va a coprire, proteggere “CASA FELLINI”, creando così un ambiente protetto, un riparo, una casa in cui stare a contatto con la cultura, la creatività e la cultura. Nella seconda invece, troviamo solamente metà del tendone da circo, in sostituzione della seconda metà troviamo invece la scritta “CASA FELLINI”. In questo caso, quindi la prima e la seconda metà, seppure diverse, si completano l’un l’altra.
Come è evidente, ci troviamo davanti al disegno semplificato di uno chapiteau, lo stesso che, secondo il progetto, dovremmo ritrovare all’interno del giardino di “CASA FELLINI”. Le linee creano così un disegno semplice e chiaro, ma anche evidente e diretto. Chiunque sarebbe in grado di ricollegarlo all’ambiente circense. Per quanto riguarda la scelta della palette di colori, sono stati scelti colori tipici che tutti ricolleghiamo all’ambiente circense, colori che riprendono gli chapiteau di un tempo. Inoltre, i colori scelti sono anche quelli che più hanno accompagnato la figura del regista nel corso della sua carriera. l rosso infatti, non solo riprende il tipico rosso dei tendoni del circo, ma sta a ricordare anche la tipica sciarpa che l’artista portava spesso. Il rosso simboleggia forza, esuberanza. E’ un colore che cattura sicuramente l’attenzione di chi guarda. Al rosso viene in contrapposizione il bianco, anch’esso rimanda ai colori tipici associati al mondo circense. A completare il tutto, il colore nero viene dedicato ai testi. Riguardo il font usato, il quale è lo stesso che vedete utilizzato in questa relazione, è un font semplice e chiaro. Non possiede segni distintivi e risulta omogeneo in relazione al logo
L’immagine coordinata
L’immagine coordinata si basa in modo diretto sul logotipo sovradescritto. Sono stati ripresi i colori, il font, la grafica, seppur rivisitati. Troviamo così diverse declinazioni dell’immagine coordinata, dalla carta intestata, alle locandine, ai poster, ai pieghevoli, fino ai totem e alle pagine social media. La prima cosa da sottolineare è che parte dell’immagine coordinata è accompagnata da foto in bianco e nero dell’artista. Sono precisamente tre, e vedono l’artista in situazioni diverse. Nella prima lo troviamo a discutere, presumibilmente durante un’intervista. Nella seconda lo troviamo intento a dirigere: con un megafono alla mano si trova sul set di uno dei suoi film. Nella terza, infine, lo troviamo intento ad aiutare un circense, anche in questo caso ci troviamo su un set cinematografico. La scelta delle tre foto non è casuale, ognuna di esse è stata scelta per identificare diversi momenti della vita del regista.
Nell’immagine coordinata ritroviamo i colori di cui abbiamo parlato in precedenza, il rosso ed il bianco. Questa volta però, sono accompagnati dal nero e da un colore come punto di incontro tra il bianco ed il rosso. Un colore più pallido, destinato allo sfondo di poster, volantini, totem, così da far risaltare al meglio le foto in bianco e nero, ed il logotipo.
Nella carta intestata troviamo solamente i tre colori principali, rosso, bianco e nero. Il logo risulta evidente in entrambe le sue declinazioni, verticale ed orizzontale. Non perde di importanza, colpisce e cattura l’attenzione.
Sulla base di due diverse strutture sono state disegnate cinque diverse declinazioni dei poster, tutti in formato A3. Nella prima, troviamo quindi la scritta “CASA FELLINI”, sotto la quale troviamo la dicitura “Casa della Cultura, del Cinema e della Creatività”. Alle spalle troviamo parte del disegno del chapiteau che caratterizza il logotipo, ma con colori più tenui. Troviamo inoltre una delle tre foto precedentemente descritte, nella quale risalta una figura che sembra quasi legata, collegata, al drappeggio del tendone da circo, proprio per sottolineare nuovamente questo dettaglio. La seconda struttura invece, ripetuta con diverse scelte di colori riprende il logotipo, con grandi dimensioni. Sotto il quale troviamo le restati due foto sovradescritte. In tutti e cinque i casi, la comunicazione rimane diretta. I colori catturano l’attenzione di chi guarda.
I volantini sono stati ideati in formato A5 e riprendono a pieno lo stile dei poster.
I pieghevoli, in formato A5 doppio, riprendono come copertina la prima struttura delle locandine. All’interno, invece, ritroviamo nuovamente il drappeggio dai colori tenui, su cui sopra troviamo una foto del regista. All’interno dei pieghevoli viene quindi lasciato spazio per eventuali testi e descrizioni delle attività da svolgersi all’interno di “CASA FELLINI”.
Il catalogo è in formato quadrato di 24cm x 24cm. Rosso come gran parte della comunicazione visiva di questo progetto, risalta agli occhi dello spettatore. Il bianco del logo risulta evidente. Sulla costola troviamo la dicitura “CASA FELLINI. Casa della Cultura, del Cinema e della Creatività”. Sul dietro del catalogo troviamo le tre foto di cui abbiamo già parlato, come conclusione del libro. E’ stato lasciato spazio per eventuali codici a barre, patrocini, e brevi descrizioni.
Il totem riprende il resto della comunicazione visiva. Ci troviamo così di fronte ad una grafica simile, ma non la medesima, a quella di volantini, dei poster e dei pieghevoli. Alla base, infatti, troviamo la prima foto dell’artista, dove discute durante un’ipotetica intervista.
Il banner pubblicitario orizzontale segue gli stessi principi del totem. In tutte le diverse declinazioni è stato predisposto uno spazio apposito per poter posizionare eventuali patrocini. Dai renderings, infatti, è possibile notare come sia stato posizionato, in piccolo, il logotipo di “CASA FELLINI”.
Per quanto riguarda la comunicazione social, l’attenzione si è concentrata su Instagram. Sono stati progettati due diverse situazioni. La prima, è la vera è propria interfaccia di come si potrebbe presentare un ipotetico account di “CASA FELLINI”. Come immagine del profilo troviamo il logo in rosso, su sfondo bianco. A continuare, le storie in evidenza si contraddistinguono dallo sfondo dell’applicazione grazie al colore rosso. Tutte le copertine delle storie in evidenza risultato uguali. Questa scelta è stata fatta per non confondere l’occhio dello spettatore e mantenere una coerenza visiva. Serve anche come divisorio tra la parte descrittiva del profilo, in alto, e la parte sottostante destinata ai contenuti. Come è possibile vedere, sono stati pensati alcuni post da poter pubblicare. Alcuni riprendono le grafiche della comunicazione visiva dell’immagine coordinata, altre invece riprendono direttamente i prodotti, come ad esempio il catalogo. Nella seconda situazione, invece, l’attenzione è su un unico post pubblicato. In alto troviamo il nome dell’account, e sottostante il luogo, il Comune di Gambettola. In basso, la descrizione della foto. Sempre in relazione all’aspetto social, è stato posizionato il logo in rosso sulla base di un orologio, a simulare un ipotetica schermata di attivazione di un applicazione di “CASA FELLINI”.
Per quanto riguarda il merchandising abbiamo optato in un primo momento per delle tote bag e delle chiavette USB. Per le prime sono previste due diverse fantasie, una che vada a riprendere una delle foto di Fellini, sul cui sfondo troviamo lo chapiteau, ed un’altra che riprende la grafiche dei volantini e dei poster.