MEMORY PARK DESIGN COMPETITION
CONCORSO DI IDEE
Gruppo di progetto:
1. Paolo Galantini (Team Leader)
2. Marco Biondi
Luogo: San Giuliano di Puglia, Campobasso
Il percorso che attraversa il Parco è scandito da tre momenti distinti ma consequenziali che rievocano il Dolore, inducono al Raccoglimento e simboleggiano la Rinascita.
DOLORE
Il segno architettonico è spezzato, essenziale, forte e dinamico. Si rievoca il movimento tellurico che segna in modo indelebile la superficie del suolo, attraverso uno squarcio netto nel terreno. L'accesso al Parco avviene da tutte le strade pubbliche che lo circondano, Corso Vittorio Emanuele III e Via Giovanni XXIII. L'ingresso lungo Corso Vittorio Emanuele III consente di scegliere tra un percorso a cielo aperto, che attraversa il manto erboso, e un percorso sotteraneo in corrispondenza di quello esterno. Le piantumazioni e il verde originari sono stati sottoposti ad esclusivi interventi di recupero. In questa zona del parco viene collocata un'opera d'arte commemorativa, di forma circolare, di circa cinque metri di diametro, infissa nel terreno con due varchi verticali. Tali fessure possono essere attraversate dalle persone, che in questo modo diventano parte del simbolo commemorativo. Il percorso sotteraneo, pavimentato con doghe di legno, è accessibile anche ai diversamente abili e condule all'interno di un tunnel in cui la sensazione del dolore viene amplificata da bassorilievi, con figure commemorative e nomi delle vittime, bagnati da rigoli d'acqua che fuoriescono come lacrime dai muri piegati dalla sofferenza. Grandi sedute si integrano nel disegno del percorso rappresentando dei momenti di sosta e di preghiera. Tagli lineari nella struttura di copertura permettono ad una luce radente di penetrare all'interno e immortalare l'atmosfera. Questa è la fase del dolore, manifestato anche dalla struttura fisica del luogo in cui viene rievocato il dramma. Il percorso tortuoso e spezzato si insinua nel terreno come il dolore nel cuore dei parenti e degli amici.
RACCOGLIMENTO
Il segno architettonico è lineare, statico, pulito. Si è creato uno spazio sereno di raccoglimento per la preghiera e la commemorazione. Il pavimento della scuola viene sacralizzato dall'acqua che lo circonda. All'uscita del percorso sotteraneo entriamo nella seconda zona che simboleggia la fase di commemorazione e induce al raccoglimento. L'atmosfera è resa ancora più solenne da una piccola scultura rappresentante una fiamma sempre accesa, posta su un'isoletta nella vasca tra il pavimento e l'uscita dal tunnel, ovvero all'intersezione dei primi due momenti fondamentali che scandiscono il percorso. Sul lato sud l'acqua cade verso il livello inferiore del Parco, dove viene raccolta in una piccola vasca lineare con smorzatori acustici che ne annullano il rumore di caduta. Al livello inferiore del Parco si crea un percorso tra il velo d'acqua verticale ed il terrapieno che regge il pavimento della scuola. In questo modo è possibile venire a diretto contatto con il muro del terrapieno, che viene restaurato e rinforzato con muratura e calcestruzzo armato, con un linguaggio volutamente "rude" che esalti l'aspetto commemorativo, rifiutando qualsiasi elemento scenografico. La lama d'acqua, con il suo effetto quasi statico, ha la funzione di schermo protettivo trasparente, e delimita una zona di commemorazione nella quali il visitatore può vivere più intimamente la sacralità del muro.
RINASCITA
La forza della rinascita degli alberi è tale che questi escono dal terreno in modo esplosivo e spaccano con forza la superficie della piazza. Lo spacco, la forza, della rinascita risulta dunque evidente agli occhi dello spettatore.