top of page

PALAZZO BULLERI

PROGETTO DI RECUPERO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL PALAZZO, CASCINA (PI)

Fondi PNRR e PINQUA

Gruppo di progetto:

1. Paolo Galantini

2. Marco Biondi

3. Stefano Cresci

4. PB Architetti

5. Sofia Froli

6. Giada Silvaroli

7. Juri Chelotti

Premessa – L’intervento si è occupato di recuperare e rifunzionalizzare Palazzo Bulleri, storicamente con funzione di mobilificio, ad oggi fulcro sociale e spazio per varie associazioni, oltre ad ospitare una serie di uffici uilizzati dalla bibilioteca adiacente. Al di là del rifacimento delle facciate e della copertura, l’aspetto più importante è stata la progettazione della messa in sicurezza del palazzo grazie ad un intervento strutturale e alla realizzazione al secondo piano di due appartamenti.

Localizzazione dell'intervento – Palazzo Bulleri ha sede presso il comune di Cascina nella provincia di Pisa. Il centro storico del paese viene attraversato da Corso Giacomo Matteotti, da ovest ad est, culminando proprio con Palazzo Bulleri che si posiziona in adiacenza alla Biblioteca Comunale, e si inserisce proprio nel punto d’intersezione di Via Tosco romagnola, Corso Matteotti, Viale Comasco Comaschi.

Cenni Storici – L’edificio fa parte di quell’insieme di edifici realizzati a seguito dell’incremento delle attività produttive, che tra il 1907 e il 1942 hanno determinato la trasformazione del centro storico cittadino. Nella prima metà del ‘900 vennero costruiti a Cascina 42 mobilifici, tra cui anche il mobilificio dei fratelli Bulleri, oggi conosciuto come Palazzo Bulleri, edificato tra il 1907 e il 1909. Il palazzo consisteva inizialmente in soli due piani fuori terra, ai quali venne poi aggiunto un ulteriore piano, probabilmente a partire dal 1930. Palazzo Bulleri infatti ha una fascia intonacata con rimandi al passato di quella che era la sua funzione, resta infatti ancora impressa una scritta sulla fascia intonacata di un prospetto” Sedie e poltrone fratelli Bulleri Mobili “.
L’attività produttiva del mobilificio è ri fino al disuso del palazzo. Nel 1995 il Comune acquistò il complesso che comprendeva l'attuale immobile e dei capannoni, questi ultimi ristrutturati nel 1998 per essere adibiti all'attuale sede della biblioteca comunale. In seguito, il palazzo è stato frazionato al piano terra per permettere alla biblioteca e agli uffici comunali di usufruire di alcuni spazi, che con l’occasione vennero ristrutturati, cosi come parte dei piani primo e secondo.Nel 2015 Il si decise di destinare parte degli spazi del palazzo a sede temporanea delle associazioni del territorio.

Descrizione dell'intervento – La porzione della biblioteca, in corrispondenza del piano terra di Palazzo Bulleri, sarà destinata ad ospitare spazi multifunzionali dedicati alle attività degli enti del terzo settore operanti sul territorio comunale. D’altra parte, il notevole sviluppo dell’attività socio - culturale e di promozione turistica, favorito anche dalla forte volontà di ripresa delle relazioni sociali nel periodo post – pandemia, ha fatto emergere la necessità di reperire uno spazio multifunzionale idoneo ad ospitare eventi, rinfreschi o attività legate a quelle della gipsoteca. Tale spazio potrebbe trovare un’ idonea collocazione sulla terrazza di copertura di porzione della biblioteca, adiacente al prospetto sud di Palazzo Bulleri con la realizzazione di una struttura coperta – scoperta in relazione alla stagione climatica la cui ideazione dovrà comunque tener conto del contesto (affacci di Palazzo Bulleri sulla terrazza e accesso dalla medesima terrazza ai locali tecnici della biblioteca). Lo spazio, poi, quando non utilizzato per lo svolgimento di eventi pubblici, potrebbe ospitare una sala internet caffè letterario. Vengono realizzate le abitazioni previste al piano secondo mentre il piano primo è destinato anch’esso a spazio multifunzionale.

Progetto – Le disposizioni planimetriche del piano terra e del primo piano sono rimaste quasi invariate, a meno dell'inserimento di setti per garantire un consolidamento strutturale antisismico all’edificio,questi si ripetono a tutti i piani esclusa la parte del sottotetto.
 

Al piano terra lo spazio è diviso tra la zona assegnata alla biblioteca adiacente e quella che sarà destinata alle associazioni che verranno ospitate all’interno di Palazzo Bulleri. In particolare l’inserimento del vano ascensore vicino l’ingresso principale e la delimitazione di una zona adiacente serviranno come collegamento agli spazi assegnati al terzo settore, collocati al piano secondo.
Il vano scale preesistente verrà preservato, valorizzandolo, eliminando le tracce di vernice che coprono le decorazioni originali, in quanto elemento di pregio dell’edificio. Insieme al vano ascensore permetteranno l’acceso ai piani sovrastanti.

 

Il primo piano, progettato come ambiente unico suddiviso solo grazie a setti di rinforzo, permetterà alle associazioni di utilizzare tale spazio nel modo più conforme alle loro esigenze.  È previsto però già in fase progettuale l’inserimento di un nuovo bagno fruibile da tutto il piano. Da questo piano è possibile accedere alla terrazza che farà da filtro con la biblioteca, progettata per l’alloggio di una struttura coperta-scoperta.
I due appartamenti, posti entrambi al piano secondo dell’edificio, saranno accessibili tramite il vano scala e il vano ascensore che, eliminando la presenza delle barriere architettoniche, tramite un piccolo disimpegno permettono l’accesso ai due appartamenti, posti uno nella zona esposta a nord.

Tutti i piani avranno una controsoffittatura. Il controsoffitto servirà sia per il passaggio dei componenti impiantistici, sia per permettere l’isolamento termo – acustico, grazie all’utilizzo di materiali adeguati a conformi al rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (CAM).
Mentre l’ascensore si fermerà al secondo piano, la scala permetterà l‘accesso al sottotetto che conterrà i locali tecnici e i terminali impiantistici dell’edificio.

 

La copertura verrà sostituita, sebbene si manterrà la sua conformazione originale, andando a sostituire solo in parte degli elementi lignei che lo compongono e che contribuiranno al miglioramento sismico ed energetico della struttura. Dei due abbaini, attualmente presenti in copertura solo uno verrà ricostruito ed entrambi manterranno le medesime dimensioni. Sebbene si manterranno le apertura preesistente, alcune di esse saranno chiuse tramite delle grate che permetteranno un’areazione costante del locale. Il manto di copertura verrà demolito e ricostruito in coppi e embrici per adeguarsi al contesto storico e alle tendenze stilistiche e architettoniche della zona. Verranno inoltre posizionati in copertura dei pannelli fotovoltaici, scelti appositamente di una colorazione tendente al rosso, in modo da non impattare cromaticamente, sul contesto paesaggistico urbano, integrandosi di più con il nuovo manto.

L’edificio in facciata subirà alcune modifiche. Al piano terra e al primo piano verrà effettuato un intervento di intonacatura a calce, un bugnato andrà a prendere importanza e spessore trasformandosi in cornice attorno alle finestre e alle porte. L’idea progettuale è stata quella di riproporre la cornice della finestra, in corrispondenza del prospetto sud dell’edificio, sul terrazzo al primo piano di collegamento con la biblioteca. In corrispondenza del medesimo prospetto, verrà ripristinata una finestra, fino ad oggi tamponata, per dare più luce al vano scale, ricreando la configurazione originaria del Palazzo, dando quindi più equilibrio compositivo e simmetria all’intero fronte che si affaccia verso la biblioteca comunale.
La parte superiore in mattoni a facciavista sarà soggetta esclusivamente a idropulitura e stuccatura dei commenti, ove necessario, per migliorarne lo stato di conservazione.

 

Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una zona filtro tra l’edifico della biblioteca e quello del Palazzo Bulleri permetterà di riqualificare e trovare un nuovo scopo alla terrazza della biblioteca, fornendo una congiunzione sia al prospicente Palazzo Bulleri che al retrostante giardino. La volontà è quindi quella di creare un’area di accoglienza sostenibile, frutto della riqualifica dell’esistente, che invogli la comunità a vivere tali spazi.

Tutto questo verrà realizzato con l’inserimento di una struttura aperta-chiusa, in relazione alle condizioni climatiche e alla stagione, che abbinata all’inserimento di rampicanti e arbusti non avrà solo lo scopo di “filtro” tra gli edifici ma anche una funzione di mitigazione e risanamento dell’aria grazie al contributo della vegetazione aggiunta.

La soluzione scelta prevede il rivestimento della porzione di facciata tra la biblioteca comunale e il Palazzo Bulleri con una successione di doghe orizzontali in Corten. Il rivestimento si inserisce tra le due tipologie di edifici senza prevalere o andare in contrasto con le preesistenze, fornendo allo stesso tempo una soluzione che unisce ed anche crea una zona di respiro tra i due edifici. Le stesse doghe orizzontali hanno altezza raddoppiata, rispetto agli elementi del bugnato creando quindi un allineamento, unificando Palazzo Bulleri e la porzione di facciata della biblioteca.

bottom of page