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PIAZZA GRANDI

CONCORSO DI IDEE PER L'INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA GRANDI

Gruppo di progetto:

1. Paolo Galantini (Team Leader)

2. Silvia Ancilotti

3. Marco Biondi

4. Omar Simonini

5. Matteo Vanni

6. Erika Ziaco

Luogo: Castelfiorentino, Firenze

Facendo riferimento alla definizione che viene solitamente attribuita al termine “piazza” in campo urbanistico, quando ci si reca per la prima volta in uno spazio definito come tale ci si aspetterebbe di trovarsi di fronte ad uno spazio libero limitato da costruzioni e dotato di una certa rilevanza dal punto di vista comunitario e sociale. Seguendo questo tipo di logica si può affermare che nel caso di Piazza Grandi a Castelfiorentino tali condizioni non sussistono, ma ci si imbatte semmai in un luogo di smistamento del traffico con parcheggi occasionali liberi, per la maggior parte non organizzati in spazi regolamentati.

Situata nel cuore del nucleo moderno di Castelfiorentino, l’area di piazza Grandi risulta essere attualmente priva di identità sociale e comunitaria: nonostante attorno ad essa si concentrino numerosi servizi, lo spazio a disposizione è infatti totalmente occupato da un’intersezione carrabile piuttosto trafficata che trasmette un senso di insicurezza e smarrimento a chi si trova ad affacciarsi su una delle strade circostanti.

E’ in questo punto del paese che difatti sboccano le più importanti direttrici viarie che dalle vicine circonvallazioni portano verso il centro urbano, facendo sì che la cosiddetta piazza si sia trasformata a tutti gli effetti in un incrocio stradale, carente di qualsiasi tipo di accessibilità e fruibilità dal punto di vista pedonale.

Per ipotizzare una strategia di intervento che possa essere contestualizzata all’interno di una realtà consolidata, è opportuno cercare di comprendere le opinioni di cittadini e fruitori e le loro necessità; per il raggiungimento di tale scopo è stato distribuito un questionario con domande relative all’attuale percezione del luogo oggetto di interesse e focalizzate sulla valutazione dei servizi presenti. Dai risultati raccolti sono emerse numerose problematiche per cui gli abitanti ritengano necessario intervenire sotto diversi aspetti per riportare a nuova vita uno spazio trascurato e quasi invisibile dal punto di vista sociale e comunitario.

L'ANALISI SWOT

In seguito all’elaborazione dei risultati del questionario è stata condotta un’analisi SWOT al fine di adottare una strategia di intervento adeguata: sono stati quindi individuati i punti di forza e di debolezza del luogo, le opportunità da potenziare e le minacce da evitare in fase progettuale. Tale procedimento ha permesso di delineare dei principi guida, sintetizzati nei punti di seguito, da perseguire per ottenere il risultato il più possibile ideale:

  • conferire identità propria all’area di intervento, attualmente comunicante incuria e smarrimento;

  • valorizzare gli interessanti coni ottici presenti;

  • prevedere aree di sosta pedonale con installazione di adeguati arredi urbani e corpi illuminanti;

  • aumentare gli spazi verdi con previsione di piantumazioni di adeguato numero e tipo;

  • riprogettare l’intersezione viaria in maniera funzionale e rispettosa del contesto;

  • garantire la massima sicurezza sia dei pedoni che degli automobilisti;

  • realizzare l’intervento in ottica di favorire l’accesso ai servizi presenti all’interno dell’area;

  • abbattere qualsiasi tipo di barriera architettonica attualmente presente;

  • incrementare il numero degli stalli in modo da incentivare la sosta nella zona;

  • utilizzare materiali che garantiscano qualità tecnica ed estetica e costi sostenibili.

L’obiettivo principale si indirizza quindi verso il ricavo di un’area libera e protetta dal movimento veicolare cercando di conservare il più possibile il sistema di circolazione preesistente e di migliorare le principali criticità odierne.

VALUTAZIONE DELLE POSSIBILI ALTERNATIVE

Per ottenere quanto prefissato sono state valutate diverse opzioni risolutive che ponessero in primo piano i principali temi evidenziati dal questionario.

Vista la complicata situazione odierna dal punto di vista della viabilità, nonostante queste potessero comportare maggiore possibilità di azione per quanto riguarda il disegno della zona libera ricavabile, non sono state considerate alternative che sopprimessero i tragitti stradali oggi praticabili o mutassero i sensi di percorrenza.

Si è inizialmente ipotizzato di creare una corsia intermedia a doppio senso di marcia che permettesse di ottenere una superficie sgombra da destinarsi all’istituzione della vera e propria piazza: con questa modalità di intervento si riusciva a mantenere ogni possibilità di svolta ma allo stesso tempo l’area pedonale risultava frammentata e non completamente indipendente dal traffico veicolare di scorrimento.

Si è valutato inoltre di inserire un maggior numero di stalli ed aumentare così la superficie di parcamento fruibile dagli utenti, soluzione che poteva rivelarsi più economica ma che impediva di utilizzare lo spazio a disposizione per realizzare un vero e proprio luogo di aggregazione sociale.

Viste le conclusioni tratte dalle suddette ipotesi, si è optato per lo sviluppo di una diversa idea progettuale che cerca di risolvere le problematiche attuali coniugando la nascita di uno spazio a misura di pedone con il totale mantenimento delle possibilità di percorrenza carrabile scongiurando così il rischio di creare difficoltà e confusioni relative all’instaurarsi di un nuovo sistema viario.

IL PROGETTO

La viabilità

Come già accennato, il progetto si è soffermato sulla ricerca della realizzazione di una vera e propria piazza come momento di vita della città ed aggregazione sociale, dove i cittadini possano ritrovarsi, sedere, riposarsi, stare all’ombra degli alberi e godere dei giochi d’acqua della fontana a sfioro che durante l’estate può diventare luogo di gioco per i bambini e di raffrescamento dell’intera area.

Per quanto riguarda la viabilità, i flussi propri di via Profeti, via Sant’Antonio, viale Buozzi e vicolo delle Monache vengono confermati confluendo in un nuovo tratto a nord caratterizzato dalla presenza di due mini-rotatorie ed un breve rettifilo a doppia corsia.

Tale intervento prevede l’istituzione di una “zona 30” circostante la piazza che induce forzatamente una sostanziale riduzione della velocità del traffico veicolare.

L’adozione della tecnica del “traffic calming” porta all’ottenimento di notevoli vantaggi, ad esempio:

  • riduzione della velocità dei mezzi a motore;

  • riduzione di emissioni di gas climalteranti ed inquinanti;

  • riduzione del tasso di incidentalità e mortalità stradale;

  • aumento dello spazio pedonale e ciclabile;

  • creazione di uno spazio pubblico sicuro per tutti;

  • aumento del valore economico degli edifici e degli esercizi;

  • incremento della sicurezza degli attraversamenti pedonali;

  • riduzione del volume di traffico;

  • aumento del senso di comunità;

  • incentivo per la popolazione a camminare e a pedalare;

  • aumento della qualità della vita.

L’accesso a quest’area è caratterizzato dalla presenza di un lieve scalino che segnala inequivocabilmente l’ingresso in una zona protetta.

La pavimentazione, realizzata in masselli autobloccanti di quarzo-porfido con colore rosato, si differenzia dall’asfaltatura sia per il cromatismo che per il rumore provocato al passaggio sulla superficie, incentivando il conducente del mezzo a porre maggiore attenzione alla guida e a rallentare.

Questo nuovo sistema risulta ottimale in quanto permette di semplificare l’attuale situazione veicolare pur consentendo tutte le possibilità di percorrenza e svolta e di ricavare un’area libera centrale da convertire in una vera e propria piazza pubblica.

L’arredo urbano

La superficie pedonale non sarà accessibile al traffico veicolare: lungo il perimetro verranno infatti installati dei dissuasori lapidei di forma parallelepipeda che impediranno l’ingresso ai mezzi motorizzati e consentiranno la seduta.

La pavimentazione sarà formata dal susseguirsi di moduli quadrati realizzati con ricorsi in pietra serena bocciardata e scanditi da strisce verticali e orizzontali di marmo travertino.

Panchine in pietra serena, organizzate in elementi lineari e geometrici che si integrano perfettamente col disegno sottostante, permetteranno al nuovo spazio pedonale di essere non soltanto un luogo di passeggio ma anche di sosta, di incontro, di scambio sociale dove potersi incontrare liberamente e in sicurezza.

Al posto di cinque degli elementi quadrangolari che caratterizzano la piazza verrà posta una fontana a raso dotata di cinque getti d’acqua dalle diverse altezze e colori derivanti dalla presenza di lampade a led laterali sincronizzate. Tale vasca, oltre a costituire un elemento di raffrescamento e di scenografia, nel periodo estivo potrà diventare inoltre uno spazio di gioco per i bambini. Gli spazi relativi ai macchinari necessari per il funzionamento dell’impianto verranno interrati in adiacenza ad essa.

L’illuminazione

La piazza verrà fornita di pali costituiti da elementi cilindrici alti circa 5 mt dotati di doppio corpo illuminante e forniti di sistemi di ricarica per dispositivi portatili e di vigilanza.

Al di sotto delle panchine saranno installate delle strisce led che renderanno gli elementi di seduta funzionali anche dal punto di vista impiantistico.

Lungo la viabilità carrabile si è previsto l’utilizzo di nuovi lampioni stradali similari a quelli già previsti dall’Amministrazione Comunale nelle aree limitrofe.

 

I parcheggi

Per quanto riguarda la disponibilità di parcamento si è ritenuto di intervenire soprattutto sulle aree esistenti, evitando di sacrificare eccessivamente la nuova superficie libera ottenuta in ottica di aumentare consistentemente la sosta veicolare a scapito dello spazio pedonale.

Lungo via Sant’Antonio sono stati previsti otto nuovi stalli, di cui uno per portatori di handicap ed uno adibito al carico e scarico delle merci, in sostituzione di quelli attualmente esistenti nell’area ipoteticamente occupata dalla nuova piazza.

Con lo scopo di ottimizzare gli spazi si è inoltre proposto il ridisegno dei parcheggi posti lungo vicolo delle Monache e nello spiazzo accessibile da viale Buozzi con conseguente introduzione di un ulteriore luogo di sosta per le persone diversamente abili.

In particolare i posti macchina collocati lungo vicolo delle Monache sono stati organizzati in due file con inclinazione a 60°, ipotizzando di espiantare gli alberi attualmente presenti lungo il marciapiede a est al fine di ricavare maggiore spazio e consentire così l’agevole manovra dei veicoli; le piante estirpate potranno in seguito essere ri-piantumate nelle zone circostanti l’area di intervento.

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