"TORINO FA SCUOLA"
CONCORSO PER LA PROGETTAZIONE DELLA RISTRUTTURAZIONE E DELLA RIORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ENRICO FERMI
Gruppo di progetto:
1. Paolo Galantini (Team Leader)
2. Marco Biondi
3. Francesca Serpa
Luogo: Torino
LA SCUOLA COME COMUNITA E “CENTRO CIVICO”
Il dialogo tra l’architettura e la pedagogia permette di anticipare i cambiamenti della società e di immaginare gli spazi di apprendimento come metafora del mondo. La creazione quindi di spazi fluidi, come i flussi di informazione e di sapere nell’era della comunicazione globale, diventano il supporto al processo educativo in cambiamento e possono, a loro volta, diventare strumento di creazione di una nuova società.
Bruno Zevi sosteneva che concepire l’architettura come luogo di interazione deve essere la nostra missione di architetti “creatori di spazi”.L’idea di una nuova visione della scuola come punto nevralgico all’interno del tessuto socio culturale della città è stato quindi il punto di partenza della nostra riflessione.
LA CONTINUITA’ delle STRATIFICAZIONI
Ogni luogo è immagine della società che lo produce ed è caratterizzato da una serie di segni naturali e antropici stratificati nel tempo. Il nostro compito di progettisti è stato quello di creare una visione futura ma in continuità con il passato.
Attraverso la lettura delle tracce esistenti, abbiamo cercato di far riaffiorare il carattere del luogo e le sue potenzialità, proponendo degli interventi mirati all’interno di una continuità/coerenza storico/urbanistica.
Da un lato quindi il sistema rarefatto della maglia agricola e dall’altro il sistema strutturato e compatto dell’isolato urbano di matrice ottocentesca (urbanblock). Dalla lettura di queste stratificazioni storiche possiamo oggi leggere gli elementi di continuità e quelli di discontinuità del tessuto urbano. Esaminando l’area di progetto ci sembra evidente come questo isolato sia stato risolto in discontinuità rispetto al passato.
La nostra idea è quindi quella di ricucire lo strappo e di suggerire piuttosto che riproporre una soluzione di continuità rispetto al passato.
L’IDEA DI PROGETTO
Il progetto si è sviluppato seguendo e mettendo in relazione questi due aspetti: l’idea di scuola come espressione della realtà socio-culturale della città e del mondo, e la ricerca di una soluzione di continuità e di identificazione con il luogo. Risultato: un progetto che afferma le sue radici nella storia attraverso la componente identitaria del luogo e che si afferma nel contesto socio-culturale-urbano.
Proprio come nell’età di passaggio verso l’adolescenza in cui si sente sempre più forte il bisogno di autonomia e affermazione, così il progetto propone e suggerisce, su vari livelli, il tema del “passaggio graduale e rarefatto”, della “trasformazione” e della “transizione”.
Le due azioni principali si traducono con:
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Re-definizione dell’urbanblock nel gioco sapiente dei pieni e dei vuoti, attraverso:
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trattamento degli spazi esterni e definizione del verde (sul lato est, sud e ovest del lotto): lungo i lati est, sud, all’angolo dell’isolato tra piazza Giacomini e l’ingresso principale della scuola, vengono riprese le direzioni principali delle parcelle agricole storiche
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due interventi di integrazione/ampliamento dell’edificio (sul lato nord ed est del lotto)
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Eliminazione del muro di recinzione sul lato della piazza Giacomini, permettendo l’apertura della scuola verso la città e la dilatazione dello spazio pubblico; la città entra nella scuola e la scuola avanza verso la città. Il confine tra la scuola e lo spazio pubblico non è più nettamente definito e permette una maggiore permeabilità pur mantenendo un grado di sicurezza necessario..
IL FUNZIONAMENTO DELL’EDIFICIO
Gli spazi interni della scuola sono stati riorganizzati seguendo come linee guida il programma funzionale dello studio di fattibilità e rispettando gli standard del DM 18 dicembre 1975 e della Legge 23/1996. Saranno restituiti alla scuola anche gli ambienti che ad oggi sono utilizzati da membri esterni (centro anziani e scuola Keller). Nonostante questo la zona della biblioteca, della mensa e della palestra possono essere utilizzate al di fuori dell’orario scolastico con accessi riservati all’esterno, sempre nell’ottica di aprire la scuola alla città.
I parcheggi sono stati dimensionati secondo la Legge 24 marzo 1989, n. 122 e diminuiti del 10% considerando la vicinanza delle fermate di autobus e metropolitana. In questo modo è stato possibile ottenere spazio per la sala pranzo all’aperto. È previsto anche l’inserimento di un parcheggio per le bici.
MATERIALI E SOLUZIONI TECNICHE
Si è scelto un retrofit completo della struttura per compensare le elevate dispersioni termiche delle tamponature e degli infissi attuali e per restituire una nuova immagine della scuola (metamorfosi).
Sarà realizzato un cappotto esterno che riqualificherà l’edificio diminuendo il fabbisogno annuale di energia per la climatizzazione.