WT SMARTCITY AWARD
CONCORSO INTERNAZIONALE DI URBANISTICA E ARCHITETTURA
Gruppo di progetto:
1. Paolo Galantini
2. Riccardo Zurita
Luogo: Red Hook, Brooklyn, New York
Le conseguenze di Superstorm Sandy ci hanno spinto a riconoscere che non è più sufficiente progettare le nostre città con l'obiettivo di raggiungere la SOSTENIBILITÀ ma piuttosto che dobbiamo andare oltre per progettare città che ottengano RESILIENZA rispetto agli effetti del cambiamento climatico globale e dell'innalzamento del livello dei mari. Red Hook, Brooklyn a New York City era un'area devastata dalle inondazioni della tempesta. Il progetto RAPID RESPONSE ARCHITECTURE (RRA) esamina questo quartiere sul lungomare. Basandosi su iniziative innovative a favore dell'ambiente, sulle abitudini sociali urbane emergenti e sull'urgenza di riutilizzare gli sprechi che derivano dal commercio globale, RRA propone un progetto in base al quale questi fenomeni convergono per creare interventi pubblici che affrontano le preoccupazioni globali attuali e le confrontano a livello locale. Red Hook è scarsamente servito dai trasporti di massa senza alcun servizio di metropolitana. Riconoscendo la demografia giovanile del quartiere e l'uso popolare delle biciclette, la RRA propone una rete pianificata di piste ciclabili dedicate ed interconnesse. I percorsi di quartiere sono identificati con tre caratteri distinti:
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Urban Core (rosso) - percorsi lungo le strade centrali, nel cuore del quartiere e in quelle vie che convergono verso altre aree di Brooklyn.
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Green Belt (Green) - percorso che collega i parchi e gli spazi verdi del quartiere.
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Waterfront Perimeter (Blue) - percorso che segue il perimetro del lungomare del quartiere.
Ogni percorso è progettato per avere il suo carattere che riflette l'uso, essendo ognuno progettato con un profilo unico ed una propria identità architettonica. Gli elementi architettonici più visibili del progetto saranno i garage per biciclette, utilizzati per lo stoccaggio temporaneo e a lungo termine. Lungo i percorsi saranno presenti anche altri servizi, tra cui negozi di vendita e riparazione, chioschi bar, centri di interpretazione, edicole, chioschi di fiori, ecc, per incoraggiarne l'uso. Il quartiere è ancora un porto di spedizione attivo con presenza di container collegati e sovrapposti. A causa dello squilibrio commerciale con l'Asia, sappiamo che per ogni 100 container che attraversano l'Oceano Pacifico dall'Asia al Nord America, 60 tornano vuoti. Di conseguenza, riteniamo che il container sia un elemento appropriato da riutilizzare in questo quartiere e che possa essere adattato come garage per biciclette o con altre funzioni pubbliche. Potente nella sua iconica semplicità, il container è quindi un elemento ideale, appropriato per le sue qualità funzionali e poetiche.
Le inondazioni del quartiere suggeriscono tuttavia che in caso di una futura ondata di tempesta queste aggiunte stradali potrebbero svolgere un'altra importante funzione: potrebbero divenire blocchi che impediscono alle acque di inondazione di penetrare in profondità nella comunità e consentire corridoi sicuri in caso di necessità di evacuazione. In questo modo, il loro riutilizzo è una strategia lungimirante per adattare questo elemento iconico del patrimonio marittimo del quartiere e per aiutarlo a sopravvivere nel futuro. I vantaggi diretti sono così duplici: un ambiente stradale migliorato per lo svolgimento della vita quotidiana nel quartiere; e, durante i temporali, la prevenzione della perdita di vite umane e la riduzione dei danni a infrastrutture e proprietà.